Le esperienze di vita che assorbiamo possono causare stress, ansia o disagio che compromettono la qualità della nostra vita e, se sottovalutati, possono portare a conseguenze patologiche. Scegliere di rivolgersi ad uno psicologo può darci la spinta necessaria a risolvere queste difficoltà nel minor tempo possibile e nel miglior modo possibile. In questo articolo analizzerò gli elementi e i dubbi che concorrono alla scelta di un terapeuta e capire quale psicologo fa per noi.
Cosa fa e a cosa serve lo psicologo
Lo psicologo è un professionista sanitario che studia, diagnostica e tratta gli stati mentali normali e patologici dei processi cognitivi, emotivi, sociali e comportamentali. Parlando in termini molto generici, nell’ambito clinico lo psicologo entra il relazione con il paziente in modo sano e consapevole e, all’interno di tale relazione, guida il paziente verso soluzioni inaspettate e strade non battute. Cosa significa? Principalmente che gli psicologi, a monte del loro orientamento e delle loro tecniche, hanno l’obbiettivo di fornire terapie che permettano ai loro pazienti di uscire da situazioni di crisi o condizioni patologiche creando nuove possibilità o riabilitando funzionalità perdute in precedenza.
Per mia esperienza (pratico a Firenze e Arezzo) i motivi più comuni che spingono i pazienti alla mia porta sono l’ansia, i problemi relazionali e la sensazione che alcune esperienze di vita passate non si siano chiuse e continuino a tormentare il paziente. Detto questo capitano abbastanza frequentemente anche problematiche di dipendenza, di coppia, problematiche nella vita sessuale e di umore alterato.
C’è spesso confusione tra i termini psicologo, psichiatra o psicoterapeuta. Lo psichiatra è un medico esperto nel trattamento di patologie attraverso l’uso di farmaci che coinvolgono il comportamento, la regolazione emotiva o gli stati ansiosi, mentre lo psicoterapeuta è uno psicologo (o medico) specializzato in un preciso tipo di psicoterapia (es. Freudiani, Sistemici, Gestaltisti, cognitivi).
Dove cercare un terapeuta e come fare una prima scelta
I modi migliori per cercare un terapeuta sono:
- Chiedere consiglio a chi ci è già stato;
- Fare delle ricerche sul web;
Chiedere consiglio a qualcuno che ha già giovato di una terapia può essere un modo efficace di trovare un professionista, altrimenti possiamo usare il web, che offre numerose liste di psicologi con foto e descrizione.
Nel processo di scelta la prima cosa da fare è controllare se il professionista è iscritto all’ordine degli psicologi per evitare di incappare in persone dalla dubbia formazione.
Fatto questo molte persone basano la loro scelta sul tipo di studi fatti dal professionista (i cosiddetti “orientamenti”), ma possiamo affermare con poche eccezioni che gli orientamenti di psicoterapia sono tutti buoni. È infatti ampiamente dimostrato che il successo della psicoterapia dipende molto più dalla capacità del professionista di stabilire una buona alleanza terapeutica piuttosto che dal tipo di approccio psicoterapico (quindi non vi scervellate per scegliere tra Freudiani, Gestaltisti o cognitivi, è più importante capire come vi trovate con la persona che avete davanti).
Il consiglio che posso darvi io è di andare a pelle. Parlate con il professionista che vi ispira di più, sentite la sua voce e riempitelo di domande. Assaggiate il suo modo di fare: E’ abbastanza amichevole per voi? Avete bisogno di una persona particolarmente rigida? Vi sentite più a vostro agio con una persona formale o informale? Vi da l’impressione di essere competente? Non dovete trovare il professionista più bravo della piazza (come lo valutereste?), dovete trovare quello che vi ispira di più, quello che vi fa sentire che c’è una forte empatia e che sembra capire i vostri obbiettivi e bisogni.
Indicatori che guidano la scelta di un terapeuta
Di solito la scelta del terapeuta giusto per noi si basa su alcuni indicatori. Qui ne propongo alcuni:
- Scegliere il terapeuta in base al costo: Il prezzo della singola seduta è un criterio da tenere in considerazione. I prezzi di uno psicologo possono variare da professionista a professionista. In genere il costo di una singola seduta ha un costo che si aggira sulle 50-60€ e non può cambiare durante la terapia (si decide all’inizio del percorso).
- Maschio o femmina?: Meglio un uomo o una donna? Dipende da voi! Ad alcune persone non fa differenza, ad altre cambia tutto. La cosa importante è scegliere un professionista che vi faccia sentire a vostro agio.
- In presenza oppure online: Negli ultimi anni la terapia online è diventata molto più diffusa rispetto al passato. Le ricerche indicano che l’efficacia della terapia online non è inferiore a quella in presenza a patto che la modalità sia condivisa e consigliata dal terapeuta. Personalmente preferisco la terapia in presenza in quanto una grande varietà di tecniche di psicoterapia non riguardano solo il “parlare” ma anche diverse modalità di espressione che sono molto più efficaci in presenza, ma in certi casi la terapia online rende molto più facile l’accesso alla terapia stessa risolvendo problemi di distanza o di tempo.
- La durata della terapia: Una delle maggiori paure nell’intraprendere questo percorso è il timore che la terapia duri anni. Nonostante in passato questa fosse più o meno la prassi i tempi sono cambiati. Con l’avanzare della ricerca clinica e l’uso di terapie sempre più efficaci ora i tempi di svolgimento di una terapia si possono ridurre tantissimo. Per mia esperienza diretta capitano pazienti che riescono a risolvere il loro problema dopo poche settimane o pochi mesi.
- La prima impressione: Come ho detto nel paragrafo precedente la relazione con il terapeuta è fondamentale per raggiungere i risultati sperati, quindi è importantissimo valutare come ci sentiamo e quanto siamo a nostro agio con il terapeuta. Il modo migliore per sentire questo aspetto è parlarci, per telefono o dal vivo. Ci fa sentire a nostro agio? Sembra accogliente? È una persona alla mano? Dopo aver verificato il suo nome nel sito dell’ordine degli psicologi fidiamoci anche del nostro intuito.
Cosa succede in terapia?
Andare in terapia per la prima volta può fare molta paura, quindi è bene sapere prima cosa si andrà a fare.
Di solito la prima seduta è quella dove si espone il problema, ci si conosce, si stabiliscono i termini del rapporto e i limiti da rispettare. Poi si comincia a lavorare sul problema riportato dal paziente per risolverlo o per ridurre o far sparire la sofferenza percepita dalla persona. Per fare questo c’è una grande varietà di tecniche che portano al paziente una maggiore consapevolezza. Molte persone riportano di sentirsi in una situazione dove la loro vita si ripete nello stesso modo ogni giorno senza che loro abbiano la possibilità di uscire da questo circolo vizioso. Lo scopo del terapeuta è proprio portare un cambiamento su queste ripetizioni patologiche trasformando la propria sopravvivenza quotidiana in una vita da vivere con piacere.
È importante puntualizzare sul fatto che il paziente è un attore attivo di questo processo e dovrà fare la sua parte dentro e fuori l’aula di terapia. Lo psicologo porterà il paziente ad esporsi gradualmente al problema accompagnandolo durante tutto il processo.
Questa è una prima bozza di guida su come scegliere un terapeuta. Hai altre domande da aggiungere? Scrivile sul form qui sotto e sarò felice di risponderti o di integrarle nel post.
Dott. Stefano Roti